Lottatori • Sguardi Sollevano Vento

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LOTTATORI – Sguardi Sollevano Vento

Progetto d’arte sociale ideato e diretto da Sebastiano Filocamo

per La Stravaganza Onlus

Lo spettacolo, nasce come progetto di denuncia civile e sociale, dove fatti di cronaca vengono presi come riferimento per entrare nel profondo intimo dell’essere umano e restituire gli aspetti più universali di questi accadimenti in questo particolare momento storico che stiamo attraversando, traslandoli attraverso uno sguardo poetico (e non mediatico), per sottolineare che denuncia privata e sociale non sono scindibili. Cerca di offrire spunti di riflessione con uno sguardo più trasversale, così come trasversalmente è avvenuta anche la proposta agli artisti e a tutti i professionisti che si sono occupati delle scenografie, dei costumi, delle musiche, dei video. E’ stato, infatti, chiesto a tutti coloro che hanno aderito al progetto di riflettere sui temi proposti in modo che ognuno attraverso la propria prestazione artistica e il proprio contributo offrisse uno sguardo personale sul tema in questione.

Gli argomenti scelti

Gli argomenti scaturiscono da un lungo laboratorio dove si sono affrontate molte tematiche, un ventaglio ampio che poi si è assottigliato di volta in volta fino ad arrivare alla definizione dei temi più sentiti per il gruppo di lavoro:

Il femminicidio – L’omofobia – La paura del poi – Immigrazione – Pari diritti per Tutti – I delitti di Stato – Abusi di potere – La corruzione sociale e umana

A queste denunce si sono affiancati altri temi più personali quali :

Critica alla nostra società consumistica – La memoria e l’assenza – Gli abbracci infiniti.

La scelta poetica

Lo spettacolo ha puntato drammaturgicamente sulla poesia come linguaggio da esplorare, una volontà controcorrente. La scelta è stata quella di rappresentare attraverso una selezione molto approfondita e non facile, la poetica del poeta Pierluigi Cappello per l’assonanza del sentire le cose, e il suo sguardo diverso sulle parole e di altri poeti contemporanei. Pierluigi Cappello è un poeta molto stimato all’interno di una ristretta cerchia di cui solo oggi la grande editoria si è accorta. Le interpretazioni delle poesie e delle canzoni sono stati affidati ai vari artisti che hanno creduto nel progetto aderendo e offrendoci la loro voce. Alcuni nomi: Mira Awad, Elisabetta Pozzi, Laura Marinoni, Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Rossana Casale, Mercedes Martini, Paolo Sassanelli, Paola Iezzi, Federica Fracassi, e altri ancora (elenco completo in fondo alla pagina).

La produzione musicale è stata affidata a Andrea Torresani e Giordano Colombo.

La scenografia è di Davide Dormino con la collaborazione di Elena Giannangeli e Andrea Marrapodi , mentre i costumi di Grazia Colombini, con la collaborazione di Margherita Platè.

Inoltre nello spettacolo oltre alle parole dei poeti, delle canzoni, le uniche altre parole usate sono tratte da alcune dichiarazioni di uomini di cultura da Saviano a Eco, su fatti di cronaca.

I protagonisti

In scena ci saranno persone con vari disagi psicofisici, volontari e educatori più due professionisti, Niccolò Agliardi e Corinna Agustoni. Il gruppo dei performers è una presenza importante che dà a tutto il progetto la vera ragione di essere. Il lungo laboratorio durato tre anni ha fatto in modo che lo spettacolo sia sostenuto principalmente dalla loro prestazione. Le poesia e le canzoni, interpretate dagli artisti che hanno prestato la propria voce, saranno “agite” in scena dai ragazzi/performers de “La Stravaganza Onlus” proponendo allo spettatore un modo fisico di usufruire della denuncia o della rivendicazione dei diritti.

L’unicità

Un aspetto importante da sottolineare, è che i brani e le interpretazioni sono tutte incisioni originali, inedite e sono state realizzate appositamente per lo spettacolo. Potranno essere ascoltate e viste solo assistendo allo spettacolo e non ci saranno altre forme di divulgazione. Anche questa scelta, che va in direzione opposta alla fruizione riproducibile e riprodotta insita oggi in ogni forma di comunicazione, intende riportare e riproporre il luogo fisico del teatro come mezzo di conoscenza, all’interno di un pensiero coerente di capovolgimento delle regole imposte dal sistema e dai media, che è alla base di tutto lo spettacolo.

L’azione, il corpo, il movimento, sono protagonisti dello spettacolo; la drammaturgia è affidata, attraverso una meticolosa ricerca, solo di poesie per sottolineare, l’inutile spreco di parole da cui siamo travolti, mentre invece abbiamo urgenza di azioni, confronti reali, condivisioni, manifestazioni. Così come i partecipanti, i performers hanno lavorato per abbattere i propri limiti fisici e i pregiudizi, offrendo nell’azione la scelta di un cambiamento. Siamo in un’epoca in cui le parole hanno perso il loro senso, il loro significato, ognuno parla ed è esperto di ogni cosa. Il progresso tecnologico va di pari passo con la regressione del significato umano del vivere. La spinta al capovolgimento dei valori è in mano esclusivamente all’ essere umano che vive passivamente questa condizione. Lo spettacolo vuole essere anche uno sguardo trasversale su quello che viviamo e che ci viene fatto vivere. La parte “visiva” supportata da video sarà parte integrante della narrazione dello spettacolo.

Un progetto ampio che parte da più lontano

Lo spettacolo “Lottatori –Sguardi Sollevano Vento-” porta avanti la ricerca iniziata precedentemente con lo spettacolo “Ostinati e contrari” delegando, in modo sempre più deciso, al gruppo la messinscena attraverso un lavoro che porta più al teatro-danza.

La ricerca stilistica, drammaturgica dello spettacolo si è rivolta ancora maggiormente verso la poesia, dove il messaggio quotidiano si trasforma in pensiero di denuncia, ma con parole prese in prestito da poeti, cantautori, scrittori. Oltre a risvegliare la coscienza del pubblico, lo spettacolo desidera, infatti, arrivare principalmente allo stomaco degli spettatori presentando il disagio sotto la luce dell’essenziale in forma poetica. La produzione musicale è stata affidata a due musicisti affermati, collaboratori di Franco Battiato la scenografia ad uno scultore che ha interpretato attraverso il suo sguardo, i costumi sono creati sotto la direzione di una delle costumiste più importanti del cinema italiano. Tutte queste collaborazioni saranno sguardi “altri”, che aggiungono una voce alle nostre denunce.

Gli interventi artistici e professionali di alto profilo, che sono stati coinvolti nel progetto a titolo volontaristico, conferiscono allo spettacolo una dimensione di qualità per uscire dall’equivoco di trovarsi di fronte ad una spettacolo dilettantesco in quanto agito da persone affette da varie forme di disabilità o disagio. E’ teatro realizzato con persone in situazione di disagio (così ci entrano tutte le fasce di disagio), ma non è teatro per mostrare la disabilità dove pietismo e compassione diventano i fulcri centrali del linguaggio.

Lottatori –Sguardi Sollevano Vento-” è la naturale continuazione di “Ostinati e Contrari”, ma questa volta, forti dei risultati ottenuti con il precedente spettacolo, è stato deciso, con coraggio, di allargare ulteriormente la visione complessiva del progetto, lasciandolo in mano quasi in totalità alla prestazione dei soli performers. Per ottenere questo risultato sono stati necessari quasi tre anni di laboratorio. Il lavoro fondamentale è stato quello di dare ai ragazzi la possibilità di riuscire a vedersi altro da se stessi e arrivando ad immedesimarsi in ruoli non loro superando così le proprie naturali difficoltà.

Il cammino è lo stesso dello spettacolo precedente con una naturale evoluzione nell’affidare l’intero spettacolo dal vivo alla forza dei partecipanti supportati da voci, musiche, video, scene e costumi, che fanno insieme un unico canto, composto da tanti sguardi diversi.

L’ideazione

L’intero progetto è stato affidato da “La Stravaganza Onlus” a Sebastiano Filocamo che lo ha interamente ideato e coordinato. Se il ruolo de “La Stravaganza Onlus” è quello di vigilare da vicino ogni passaggio del lavoro artistico e soprattutto del lavoro educativo svolto con i ragazzi protagonisti, il compito di Sebastiano Filocamo, è invece, grazie alle sue molteplici competenze artistiche, quello di riuscire a mostrare con il lavoro proposto, la possibilità di un recupero educativo legato all’integrazione e alla denuncia sociale reali attraverso l’utilizzo dell’arte, lavoro che è alla basa dell’associazione stessa.

Lo spettacolo ha anche lo scopo di costituire un veicolo importante di visibilità per una piccola Onlus onesta, che lavora da anni sul territorio in prima persona, con molta passione e dedizione, al fine di ottenere possibili finanziamenti a sostegno dei propri progetti, tutti dediti a favorire una maggiore integrazione e benessere sociali.

LOTTATORI

Sguardi Sollevano Vento

Progetto di Sebastiano Filocamo

per La Stravaganza Onlus

Con i perfomers di “La Stravaganza Onlus”

e la partecipazione di : Niccolò Agliardi e Corinna Agustoni

Con le voci di: Mira Awad, Ferdinando Bruni, Rossana Casale, Claudio Cera, Viviana Colombo, Elio De Capitani, Federica Fracassi, Carmen Giardina, Paola Iezzi, Laura Marinoni, Mercedes Martini, Marit Nissen, Elisabetta Pozzi, Edwyn Roberts, Paolo Sassanelli.

Produzione musicale Andrea Torresani e Giordano Colombo

Costumi: Grazia Colombini

Con la collaborazione di Margherita Platè

Scenografia: Davide Dormino

Con la collaborazione di Elena Giannangeli e Andrea Marrapodi

Disegno luci: Francesco Giovannetti

Fonico: Alessandro Sbruzzi

Direttore tecnico: Roberto Vai

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